XIX Legislatura – Tornata del 18 marzo 1896
Piuttosto risponderò all'onorevole Salaris che i chiarimenti che egli domanda risultano evidenti nella relazione.
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Quando tre membri della Giunta dichiarano che hanno riscontrato il fatto che vizia l'elezione, al relatore non spetta aggiungere parola; egli deve
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Egli ha detto che la Giunta aveva il dovere di accertarsi se realmente l'onorevole Carlomagno avesse avuto una maggioranza in cotesta elezione
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non riguarda affatto la Giunta. Risponderò però alle osservazioni che egli ha creduto di fare intorno a questa elezione.
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Il generale non si perde d'animo, il suo pensiero è limpido, egli impiega tutti i suoi mezzi; fino all'ultimo dei suoi soldati è condotto al fuoco, e
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Io non mi dolgo per lui che sia caduto ad Abba Carima. Egli sta alto sul suo monumento di gloria. Mi dolgo per l'esercito, perchè questo non potrà
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. Date una idea alta e giusta al soldato italiano ed egli non si sentirà più soldato, si sentirà volontario perchè questa è veramente la missione sua
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. Egli metterebbe su qualcuno di questi uomini bellici il suo occhio austere e sarcastico, e gli direbbe: Hic est peregrinus!
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Forse egli non aveva nemmeno bisogno di dirlo poichè già si sapeva che il nuovo Ministero non rappresenta una tendenza espansionista nell'Eritrea, e
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Forse la franchezza con la quale egli ha parlato esponendo alla Camera il programma del Governo, esce dalle consuetudini di formalismo che di solito
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d'opposizione egli ha portato innanzi al Paese ed in base al quale oggi è salito al potere; ed è in questa fede e con questa fede che sarò in quest'Aula
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all'onorevole Colajanni relativamente ai fatti della Sicilia e della Lunigiana, egli largheggiando, ammetteva che si sarebbe affrettato a proporre nuovi atti
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Egli ha parlato di accordi tra il Ministero e questa estrema parte della Camera. A nome del gruppo socialista dichiaro subito, che noi non ebbimo
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dal treno osservare a Ferdinando Martini, come a pochi chilometri dalla capitale d'Italia ci sia un intero villaggio di capanne di paglia, ed egli mi
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La coscienza nazionale sa che il Ministero non può rispondere al dilemma dell'onorevole Fortis; non può dire di sua volontà se egli vuol venir via
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alla politica coloniale, ed ebbe il coraggio di ripeterlo dopo Dogali, come dopo Amba-Alagi. Egli concretava così il programma del partito socialista
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mia responsabilità; quando poi egli ha dato il disastro o il disonore, allora se noi domandiamo che la responsabilità sia qualche cosa di concreto si
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Evidentemente, in nome del suo partito, egli non è grato al nuovo Ministero, che iniziò l'opera sua con un decreto di amnistia; ed è bene che non gli
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De Nicolò. Onorevole generale Mocenni, Ella si è compiaciuto di dirmi che io parlo di Carnot senza sapere chi egli sia.
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Quanto a me, credo che le dichiarazioni del presidente del Consiglio sarebbero state più meritevoli di approvazione, ove egli fosse venuto
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ci fosse consentito, egli rinunzierebbe al protettorato, ponendo così in forse la fede di un trattato denunziato alle potenze non solo, ma al quale il
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Filì-Astolfone.Cosicchè i delinquenti secondo lei, e secondo il presidente del Consiglio, i folli sono quelli che egli si è associato ora al potere
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; ma, diciamolo senza ambagi, anche in ciò egli ha proceduto con poco accorgimento.
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Accademia della crusca
